(Nascita)
Papus (G.Encausse), nato a Corona – Spagna – il 13 luglio 1865, morto a Parigi nel 1916) era stato iniziato nel 1882 agli “Amici (o Intimi) di Saint-Martin” da Henri Delaage (1825-1882) che lo aveva consacrato Superiore Incognito. Augustin Chaboseau, a sua volta, aveva avuto la stessa trasmissione nel 1886 da una sua zia, Madame Amélie de Boisse Mortemart. Nel 1888, poco dopo la fondazione della Rosacroce kabbalistica (almeno secondo lo stesso Chaboseau e, poi, Robert Ambelain) Papus e Chaboseau si scoprirono ambedue discepoli legittimi e regolari di Louis-Claude de Saint-Martin, e si scambiarono reciprocamente le ricevute iniziazioni. Di qui la nascita, reale e certa, dell’Ordine Martinista come tale, primo ed unico, collegato a quello della Rosacroce kabbalistica per entrare nel quale ultimo era necessario possedere il terzo grado martinista. La documentazione in proposito è chiara ed inequivocabile.
Papus – come afferma Jean Chaboseau – fu l’anima e l’animatore di questo movimento. “L’esistenza di un Ordine Martinista è un fatto preciso e tutti sanno che esso fu fondato da Papus, già iniziato alla tradizione di Saint-Martin. Egli raccolse intorno a sé dei martinisti già iniziati come lui individualmente, per dare corpo a quest’Ordine che nacque nel 1891”.
La Discendenza di Papus, sempre riconosciuta come legittima, valida ed unica (e da lui indicata fino agli Intimi di Saint-Martin), convalidata dallo scambio di iniziazioni avvenuto nel 1888 tra lui ed Augustin Chaboseau. Può essere tracciata secondo la seguente Genealogia:
“L’Ordine è essenzialmente spiritualista, combatte con tutte le sue forze l’ateismo ed il materialismo, e, in collegamento con le altre fratellanze iniziatiche, combatte l’ignoranza e dà al simbolismo la grandissima importanza che gli compete in tutte le serie iniziazioni. Non si occupa di politica e tanto meno di questioni d’ordine religioso. Permette e facilita gli studi, mantenendo la più assoluta tolleranza”.
Alla morte di Papus tutti si ritrovano a rivendicare genealogie che risalgono addirittura a Martines de Pasqually e, contemporaneamente rivendicano l’iniziazione di Papus o della sua diaspora. Tutti, salvo Augustin Chaboseau che rivendica una discendenza diretta da Saint-Martin attraverso l’iniziazione ricevuta da sua zia Amélie de Boisse-Mortemart, e da Papus attraverso le scambiate iniziazioni (1).
Nacquero così negli anni successivi alcuni gruppi dei quali ne indichiamo, ad esempio, i seguenti:
• In Francia, l’Ordine Martinista, detto di Papus, che rivendicò la sua discendenza da quello Tradizionale sciolto nel 1947 da Jean Chaboseau. Ne era Gran Maestro il figlio di Papus, Philippe Encausse, che conservava l’importantissimo archivio del padre. L’Ordine sarebbe stato “risvegliato” nel 1952;
• L’Ordine Martinista Martinezista, che si ricollegava ad una trasmissione fra Chevillon e Dupont (pare della Chiesa gnostica). Ne era Gran Maestro lo stesso Dupont;
• l’Ordine Martinista degli Eletti Cohen, Gran Maestro Robert Ambelain (Aurifer) “risvegliato” nel 1942 da Georges Lagrèze e Camille Savoir, successori legittimi – a loro avviso – di Jean-Baptiste Willermoz, attraverso la successione dei Cavalieri Beneficenti della Città Santa (Aurifer dixit).
Quale che sia la loro legittimità, è tuttavia certo che sul piano dell’iniziazione martinista individuale tutti potrebbero essere stati in regola; però una cosa è l’iniziazione, un’altra l’organizzazione.
Questa è una distinzione sulla quale non vi possono essere dubbi.
Tra l’altro potrebbe apparire per lo meno riprovevole che ogni tanto ci sia qualcuno che abbia l’uzza di proclamarsi il Gran Maestro di questa o quella “sezione” martinista, commettendo, in definitiva, un attentato al mantenimento della catena iniziatica e ciò, purtroppo, porta danno anno anche alla iniziazione.
Comunque ogni gruppo martinista purché sia iniziaticamente legittimo (e cioè che ogni suo membro abbia avuto regolari e tradizionali iniziazioni tramite chi ne aveva i poteri) si può organizzare come meglio vuole purché – come disgraziatamente succede – non si creino nuovi rituali e non vi si introducano elementi estranei anche se ritenuti – e chi può dirlo? – più vicini ad una presente ortodossia.
Nel caso malaugurato ciò accadesse, forse sarebbe giusto non fare più alcun riferimento ad una discendenza martinista ed avere il coraggio e l’onestà spirituale di identificarsi con un nuovo nome.
1 – Questo è anche il caso di Philippe Encausse. Per un certo periodo Gran Maestro del Martinismo in Francia, che rivendicò l’iniziazione diretta da suo padre (imposizione delle mani).
* I contenuti del presente capitolo sono stati estrapolati dal libro “Tutti gli uomini del Martinismo” Edizioni Atanor - Roma